CASERTA – Si è concluso con una clamorosa sorpresa l’iter giudiziario del primo filone dell’inchiesta Eco4, incentrato sulla gara d’appalto per l’individuazione del partner privato per il servizio di raccolta dei rifiuti nei 18 comuni del casertano appartenenti al Consorzio Ce4. Ieri sera tardi la quinta sezione della Cassazione ha emesso il dispositivo con cui ha accolto il ricorso di Sergio Orsi, presentato dall’avvocato Mario Griffo.
I giudici hanno infatti annullato la sentenza di secondo grado con rinvio alla Corte di Appello. Grazie alla sentenza della Cassazione, Orsi si salva e per ora evita il carcere. Un risultato a sorpresa che alla vigilia del terzo grado di giudizio nessun avrebbe previsto. Premiata dunque la linea difensiva dell’avvocato Griffo, che con un “miracolo” è riuscito ad ottenere un insperato rinvio alla Corte di Appello.
Niente da fare invece per gli altri imputati. I giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso di Mario Cavaliere, mentre hanno rigettato quelli presentati dai legali di Massimiliano Miele, Armando Letizia, Claudio De Biasio (pena prescritta) e Gaetano Vassallo. Per Giuseppe Valente lievissimo sconto di pena di due mesi per errore di calcolo. Nel processo d’Appello i “colletti bianchi” erano stati tutti condannati: 3 anni e 2 mesi a Orsi, 2 anni con pena sospesa a De Biasio, 5 anni e 4 mesi a Valente. E proprio per quest’ultimo, ex presidente del Ce4, le porte del carcere si potrebbero spalancare già nei prossimi giorni, come effetto della sentenza definitiva.
Nulla da temere invece per De Biasio. Sono infatti prescritti i reati a carico dell’ex subcommissario ai rifiuti con delega agli impianti ai tempi di Bertolaso ed ex direttore del Ce4. Per quanto riguarda Sergio Orsi, quindi, la palla ritorna all’Appello.
L’imprenditore dei rifiuti fu condannato in secondo grado per essersi aggiudicato la gara d’appalto per l’individuazione della società (l’Eco4) che avrebbe dovuto supportare il braccio operativo del Ce4. Secondo i giudici della Corte d’Appello, la gara fu pilotata con l’appoggio Casalesi, gruppo Bidognetti, ai danni della Eco Campania di Nicola Ferraro, ex consigliere regionale condannato con rito abbreviato a oltre 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica. Michele Orsi, fratello di Sergio e con lui titolare della Flora Ambiente (che si aggiudicò l’appalto), fu ucciso in un agguato di camorra nel 2008.
Valente invece è ritenuto l’anello di congiunzione tra la politica e la criminalità organizzata. L’allora presidente del Consorzio di bacino aveva strettissimi legami politici con Nicola Cosentino, anch’egli sotto processo nell’inchiesta Eco4.
Mario De Michele