MATESE – “ Per noi sei stato un gigante quanto a dinamismo ed abbiamo avuto il privilegio di conoscere il lato tuo più tenero”. Le parole dei nipoti, lette da Massimiliano, commosso figlio di Enzo, sono stati uno dei momenti più toccanti delle esequie dell’ex presidente della provincia, ex deputato ed assessore regionale Dante Cappello svoltesi oggi nella cattedrale di Alife ed officiate dal vescovo della di coese di Alife- Caiazzo, Valentino Di Cerbo.

Chiesa gremita con la presenza di numerosi sindaci dell’area matesina. A precedere la bara quando è entrata in chiesa i sindaci di Piedimonte Matese ed Alife (proclamato il lutto cittadino dal mattino fino ai momenti del funerale) , Vincenzo Cappello e Giuseppe Avecone, nipoti dell’uomo politico che ha segnato le vicende del secondo dopoguerra non solo nel comprensorio matesino ma anche in provincia e territorio regionale con una parentesi di parlamentare ricordate dal presidente del Coni , De Simone e dal presidente dell’ente montano ed ex presidente della provincia Fabrizio Pepe nei loro interventi prima dell’estremo saluto.”

Non l’ho conosciuto direttamente ma ha dato molto alla sua terra che amava” ha detto il vescovo. Al suo fianco la bara del “patriarca” illuminata dal cero pasquale. E proprio sull’evocazione di quel termine “biblico” caro ai giornali che si è soffermato il presule : “è come essere circondato di affetto in una famiglia larga, di affetto e protezione. Adesso è qua, consegnato al Signore”.

“Si chiude una fase storica con una presenza significativa ed incisiva tanto da diventare un solido punto di riferimenti pur tra avvenimenti alterni ” ha detto il sindaco di Alife , Avecone che ha richiamato il dolore per la morte degli figlia avvenuta pochi giorni fa .”Ha avuto una costanza e coerenza che appartengono solo ai grandi uomini- ha rimarcato il presidente dell’ente montano , Pepe ricordando il primo incontro quando aveva 17 anni.

“Una presenza non ingombrante che guidava ad ogni livello- ha aggiunto Pepe. La connotazione della concretezza(“ è stato un uomo del fare”) nell’azione politica ed umana è stata sottolineata dal presidente del Coni, Miche De Simone ha portato l’attenzione su una serie di risultati messi in campo quando Cappello rivestiva il vertice della provincia ( il palazzetto , l’impianto di nuoto) ma anche momenti della sua meticolosa pianificata attività di professionista nella sanità e nella sfera pubblica ma anche momenti più leggeri e familiari come i momenti conviviali nell’azienda agricola, nella “masseria” a S.Angelo D’Alife. “Hai dato tanto . ti chiamavi dante , amico mio” ha concluso De Michele.

Michele Martuscelli

 

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