In questi giorni a Gricignano non si parla d’altro: le fumarole che spuntano dal terreno in un’ex discarica in località ‘Fusaro’ (di fronte all’impianto di depurazione delle acque di Marcianise) attiva negli anni dell’emergenza rifiuti in Campania. Un’area restata silente per circa un decennio, che sembrava essere stata rimossa dalla memoria dei cittadini gricignanesi. Ma la monnezza interrata a un certo punto, forse offesa per la ben misera considerazione che le è stata riservata, ha deciso di far parlare di sé. Ed è così che a un tratto delle colonne di fumo hanno iniziato a levarsi spontaneamente dal sottosuolo fino in superficie. Che cosa è successo? Cosa è stato seppellito in quel terreno? E’ pericoloso? Queste le domande che si rincorrono tra le persone preoccupate. Uno stato di inquietudine più che giustificato perché delle colonne di fumo che spuntano improvvisamente dal terreno sono un fenomeno non proprio rassicurante. Le segnalazioni al sindaco Vincenzo Santagata sono state molteplici. L’amministrazione comunale, per inesperienza o altro, si è affidata ai vigili del fuoco, che a loro volta, senza nemmeno effettuare un sopralluogo, hanno consigliato di soffocare l’eventuale combustione che stava avvenendo nel sottosuolo con del terreno. E’ presto fatto. Il primo cittadino si attiva immediatamente e viene mobilitata con urgenza una ditta di movimento terra. Quest’ultima si reca sul posto, fa il suo lavoro, e scompaiono le fumarole.

Tutto ciò potrebbe sembrare un normale procedimento per mettere in sicurezza l’area ma nei fatti non lo è. Perché anche se le colonnine di fumo non si vedono più, continua ad essere sconosciuto il contenuto che giace nel sottosuolo. Una procedura corretta e volta alla risoluzione del problema avrebbe dovuto in primis prevedere urgentemente il coinvolgimento dell’Arpac, per conoscere quantomeno la composizione di quei fumi, e se dai rilievi non fosse emersa una situazione di pericolosità grave, allora e solo allora si sarebbe potuto procedere all’ulteriore seppellimento. Come si è arrivati a questa allarmante situazione? Ve lo spiegheremo nella prossima puntata, dove man mano che si scava emergono dettagli dai contorni sempre più surreali e allo stesso tempo inquietanti.

(continua…)

Luigi Viglione

 

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