Basta guardare le foto per rabbrividire. Vestiti di persone decedute, lenzuola, casse mortuarie e altri tipi di rifiuti speciali, provenienti da esumazioni ed estumulazioni, depositati da mesi nel cimitero di Orta di Atella in un locale aperto al pubblico. L’incredibile scoperta è stata fatta stamattina dagli uomini del Noe, accompagnati dal comandante della locale stazione dei carabinieri. Durante il blitz i militari del Nucleo operativo ecologico hanno costatato la situazione di totale degrado e abbandono in cui versa il locale, ripetiamo accessibile ai cittadini, adibito impropriamente a “stoccaggio” di rifiuti cimiteriali. Dopo aver effettuato un accurato sopralluogo e raccolto i primi rilievi anche fotografici i carabinieri hanno interrogato il custode e successivamente si sono recati al municipio per acquisire una serie di documentazioni. Da quanto risulta il responsabile dell’Utc Adele Ferrante sarebbe stata denunciata per omissione. Ma le indagini sono solo all’inizio. Ed è probabile che nei guai finiscano anche gli amministratori locali. La delega al cimitero è nelle mani del sindaco Giuseppe Mozzillo già da molto tempo. Il primo cittadino l’ha avocata a sé all’indomani delle dimissioni del consigliere Francesco Ragozzino, che decise di rinunciare alla delega (chissà perché). L’operazione del Noe, disposta dalla Procura del Tribunale Napoli Nord, è scattata in seguito a una denuncia presentata lo scorso 9 settembre da Eduardo Indaco. In quel giorno il consigliere di opposizione si è recato al cimitero e dopo pochi minuti ha avvertito un olezzo nauseabondo. Immediatamente ha chiesto spiegazioni al custode che lo ha accompagnato nel locale utilizzato come deposito di rifiuti cimiteriali. Dal racconto del custode è emerso che abiti di persone decedute, lenzuola, casse mortuarie e materiale prodotto da esumazioni ed estumulazioni sono accantonati nel locale addirittura dal marzo scorso. Di fronte ad uno “spettacolo” così indecente, Indaco nella stessa giornata del 9 settembre ha denunciato ai carabinieri di Orta di Atella (allegando diverse foto) lo stato di degrado del cimitero. I militari nel giro di poche ore hanno avviato le indagini informando la Procura di Napoli Nord. E stamattina è scattato il blitz del Nucleo operativo ecologico. Per cercare di mettere le solite pezze a colori il sindaco Mozzillo, tanto per cambiare assente al momento dell’arrivo dei carabinieri al Comune, ha convocato una riunione con l’assessore al Personale Angelo Cervone e con i dipendenti comunali addetti al cimitero. Insomma, si tenta di scaricare sugli operatori cimiteriali la responsabilità di una situazione vergognosa. Ma anche un bambino capirebbe che la raccolta dei rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni deve essere effettuata da una ditta specializzata (in questo caso non c’entra nulla neanche la Cite, che si occupa dei rifiuti solidi urbani). Mentre Mozzillo ha diffidato i dipendenti cimiteriali intimando loro di rimuovere i rifiuti cimiteriali. Un provvedimento contestato dai dipendenti comunali che presenteranno le loro controdeduzioni ed eventualmente denunceranno il sindaco per abuso di ufficio. Al netto della diatriba tra Mozzillo e dipendenti le indagini sul cimitero sono tutt’altro che chiuse. E già nei prossimi giorni ci potrebbero essere altri clamorosi sviluppi. Intanto segnaliamo, almeno è quanto ci risulta, che al cimitero non c’è più spazio per altre salme. È possibile (ovviamente sperando che non ce ne sia bisogno) effettuare solo altre quattro tumulazioni. Poi si dovrà richiedere la disponibilità al Comune di Succivo. Ad Orta di Atella non si può dire neanche “riposa in pace”.

Mario De Michele


 

 

 

 

 

 


 

 

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