Ci mancava proprio una gran bella voragine (nelle foto) sul terreno di gioco del campo sportivo comunale di Orta. Come se non bastassero le buche disseminate lungo molte strade, l’amministrazione targata Mozzillo ha aggiunto un altro capitolo al libro dell’incuria. All’interno del rettangolo di gioco è spuntato un “cratere”, segno inequivocabile del totale stato di abbandono in cui versa lo stadio. La struttura è la fotografia di una gestione amministrativa che finora ha mostrato poche luci e tante ombre. In oltre un anno di governo la maggioranza non è riuscita a garantire neanche l’ordinario. Certo, nessuno pensa che Mozzillo e company abbiano la bacchetta magica per risolvere tutto e subito. Ma dopo più di 12 mesi di amministrazione si è fatto ben poco per attuare quel tanto decantato rilancio del territorio sbandierato ai quattro venti in campagna elettorale. A partire dal servizio di igiene urbana, passando per la gestione del servizio idrico, fino alle problematiche legate alle scuole (solo per citare alcuni settori) la giunta non ha fornito ai cittadini quelle risposte che giustamente si attendevano e continuano, invano, ad attendere. Qualcosa si è fatto, diranno i filogovernativi. Sicuramente, ma niente di più di quello che avrebbe fatto un qualsiasi commissario prefettizio di turno. Da una nuova amministrazione ci si aspetta molto di più. Nessuno pretende miracoli, ma di fronte a un immobilismo ormai cronico non si può che stilare un bilancio fortemente negativo del primo anno di amministrazione. E se chi ben comincia è a metà dell’opera, nel caso del sindaco Mozzillo siamo ancora sulla linea di partenza. Quando ci sarà lo “start”? Di fronte al degrado del campo sportivo anche un inguaribile ottimista guarderebbe al futuro con scetticismo. Oltre alla voragine, che rende lo stadio di Orta una sorta di campo di battaglia, fanno bella (si fa per dire) mostra di sé gli spogliatoi con tanto di finestre con i vetri rotti con la precisione di un tiratore d’arco medaglia d’oro alle Olimpiadi. E’ giusto rimarcare che la struttura è chiusa da tempo. E che la madre degli incivili è sempre incita, ma è altrettanto legittimo chiedersi cosa abbia fatto la nuova amministrazione per cercare di riportare lo stadio in condizioni decenti per renderlo fruibile ai cittadini. L’assessore Rosaria Autieri ha mai effuato un sopralluogo per rendersi conto del degrado indecente in cui versa l’impianto sportivo? Se sì, nulla è cambiato. Se no, peggio ancora. Insomma e più in generale sarebbe il caso di chiedersi che cosa abbia messo in campo l’amministrazione in un anno di gestione. Finora una voragine.
Mario De Michele