La Squadra Mobile di Caserta ha arrestato Rosa Amato, 36 anni, figlia di Salvatore Amato, esponente di spicco dell’organizzazione camorristica operante nel comune di Santa Maria Capua Vetere e dedita, secondo le indagini della DDA di Napoli, all’imposizione di video poker negli esercizi commerciali in numerosi comuni. Il gruppo fu colpito da numerosi arresti nel 2009; la stessa donna finì in cella e fu condannata con sentenza a 5 anni e 4 mesi per i reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsioni ed altro.
Per quella pena la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli ha emesso l’ordine di carcerazione eseguito oggi dai poliziotti della Mobile dovendo la donna espiare un residuo di 3 anni, 6 mesi e 25 giorni. Con la 36enne è stato arrestato per lo stesso motivo anche il cittadino rumeno Madalin Petru Lucaci di 27 anni, che deve espiare una pena residua di 4 anni e 10 mesi. Secondo quanto ha reso noto successivamente la Squadra Mobile della Questura di Caserta, la 36enne Rosa Amato arrestata con l’accusa di aver imposto video poker in diversi esercizi commerciali del Casertano è la nipote e non la figlia – come invece comunicato precedentemente – di Salvatore Amato, esponente di spicco della organizzazione criminale operante a Santa Maria Capua Vetere. Nei confronti della Amato è stato eseguito oggi dalla polizia un ordine di carcerazione emessa dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli dovendo la donna espiare un residuo di 3 anni, 6 mesi e 25 giorni.