Chiesto il rinvio a giudizio per Nicola Cosentino e altri tredici indagati nell’inchiesta sul mercato dei carburanti. L’ex sottosegretario all’economia del governo Berlusconi si trova tuttora in carcere, come il fratello Giovanni, mentre l’altro fratello Antonio è in libertà. L’indagine coinvolge le aziende di famiglia Aversana Petroli, Aversana Gas e Ip Service attraverso le quali i Cosentino hanno costruito il loro impero economico. Secondo la magistratura i Cosentino godevano di percorsi agevolati per i permessi volti all’apertura di nuovi impianti nonché riuscivano a influenzare i funzionari pubblici al fine di ritardare imprese concorrenti. La denuncia che ha fatto scattare l’inchiesta è dell’imprenditore Luigi Gallo per una pompa di benzina a Villa di Briano. Oltre ai fratelli Cosentino rischiano il processo, tra gli altri: Vincenzo Falconetti, Vincenzo Schiavone, Giacomo Letizia, Luigi Letizia e l’ex prefetto Maria Elena Stasi


 

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