Da questa mattina si scava a Casal di Principe e Casapesenna per accertare se l’ex primula rossa del clan dei Casalesi, oggi collaboratore di giustizia, Antonio Iovine stia dicendo la verità in merito ai lavori di metanizzazione svolti in alcuni comuni casertani. Secondo Iovine ci sono anomalie sulla profondità a cui sono state poste le tubatura Di norma, la profondità prevista, è di 60 centimetri: le società che hanno effettuato i lavori, invece, si sarebbero fermate a 30 centimetri, ottenendo così un guadagno illecito e mettendo, nel contempo, a rischio la sicurezza dell’impianto e della popolazione. Inoltre, il clan lucrava 10 euro su ogni metro di impianto realizzato.
foto ©Nicola Baldieri