‘La relazione della Direzione Nazionale Antimafia si limita a trascrivere i capi di imputazione, che sono le ipotesi d’accusa che i Requirenti dovranno provare nel corso del dibattimento”. Lo sottolineano i legali dell’on. Nicola Cosentino, avvocati De Caro e Montone in riferimento a quanto riporta la relazione 2012 della Dna.
”Le vicende relative al presunto interessamento dell’on. Cosentino per la realizzazione del centro commerciale ‘il Principe’ – spiegano i legali – gia’ sono state radicalmente ridimensionate per effetto del proscioglimento pronunciato, con l’ampia formula di merito ‘per non aver commesso il fatto’, dal Giudice dell’Udienza Preliminare, che ha cosi’ bollato di inconsistenza probatoria due dei tre pilastri dell’accusa: il presunto concorso nei falsi commessi nel corso della procedura amministrativa per il rilascio delle autorizzazione ed il concorso nella violazione della bancaria finalizzata all’ottenimento del finanziamento bancario”. ”Lo svolgimento del dibattimento, che l’On. Cosentino si augura celere – concludono gli avvocati – dissipera’ ogni ulteriore dubbio o sospetto”.