Arrestati cinque affiliati del clan Belforte di Marcianise per l’omicidio di camorra, avvenuto a Capodrise il 15 aprile 1999, in cui morì Antonio Frattolillo detto ‘Tonino Caperrone’. Il gestore di una ditta di autodemolizioni fu ucciso negli anni 90 durante il periodo di maggiore recrudescenza criminale nel territorio di Marcianise dove era in atto una faida tra i Piccolo e i Quadduaroni. Gli arresati odierni sono Luigi Trombetta, Camillo Antonio Bellopede, Antonio Raucci, Domenico Raucci e Giuseppe Sparaco. Fratellino, secondo la ricostruzione delle indagini, fu ucciso da Bruno Buttone, Domenico Raucci, Antonio Raucci. I mandanti erano Luigi Trombetta e Bruno Buttone. L’agguato scattò il 15 aprile del 1999 dopo che lo specchiettista del gruppo, Antonio Camillo Bellopede segnalò la presenza della vittima designata nell’officina. I sicari giunsero in auto e nonostante la presenza di altre persone esplosero numerosi colpi di pistola e kalashnikov contro Frattolillo, il quale rimase atterra esanime. L’auto utilizzata per la fuga fu data alle fiamme e il commando fu recuperato da un mezzo condotto da Giuseppe Sparaco, altro affiliato al clan, e Luigi Trombetta. Secondo le indagini a causare l’omicidio la voglia di vendetta del clan Belforte nei confronti dei Piccolo per il tentato omicidio di Luigi Trombetta, il quale riuscì miracolosamente a salvarsi.


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