Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno arrestato Carmela Merola, 34enne di Recale, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli. La donna, moglie del capoclan Alessandro Menditti, deve espiare una pena definitiva a 6 anni e 7 mesi per concorso in estorsione aggravata, detenzione di armi da sparo, ricettazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Reati aggraviti dall’art. 7 della legge 203/91, ovvero al fine di agevolare l’organizzazione camorristica denominata “clan Belforte” operante in Marcinise e comuni limitrofi. La donna è stata condannata per i fatti da cui era scaturita l’ordinanza di custodia cautelare eseguita, sempre dalla Squadra Mobile di Caserta, a suo carico il 19 dicembre del 2011. All’epoca, a conclusione di una prolungata ed articolata indagine coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli e denominata “operazione Mangusta”, la Squadra Mobile di Caserta, eseguì 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale su richiesta della D.D.A. partenopea in relazione ai reati di estorsione continuata, aggravata dalla metodologia mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, nei confronti delle persone, organiche al clan Belforte-gruppo Menditti.