MATESE – “Quello che è successo è del tutto naturale, data la situazione di perdurante siccità e non ci sono estremi di negligenza da parte della società Enel ”. La società elettrica, che utilizza l’acqua immessa nelle condotte forzare per la produzione di energia elettrica nella centrale sottostante, interviene sulla vicenda della moria di pesci sollevata da alcuni giovani matesini con un comunicato/nota stampa reso agli organi di informazione .
“In primis occorre precisare che non si tratta del Lago Matese, le cui quantità di prelievo sono pienamente rispettate e quindi si è al di sopra della quota di sicurezza ai sensi dei parametri disposti dalla normativa in questo settore ma di un altro corpo idrico che è salvaguardato costantemente come dimostrano campagne a favore della tutela ambiente promosse dall’Enel .Occorre inoltre- si sottolineaancora- precisare che lo svuotamento del tutto naturale in considerazione della mancanze di piogge è avvenuto all’interno di un invaso che non è quello del lago Matese ma si tratta del cosiddetto Rio Torto(usato per lo più nel corso dei mesi invernali per turbinare l’acqua incanalata ndr) che raccoglie le acque derivanti dallo scioglimenti delle nevi , di alcune sorgenti vicine e delle precipitazioni piovane. Nei giorni scorsi fanno -sapere dall’Enel – quell’invaso già era quasi del tutto in via di prosciugamento ed il fenomeno è proseguito fino allo svuotamento integrale del medesimo. “Vogliamo precisare ancora che già in mattinata e nel pomeriggio il personale della società, nel corso dell’orario di servizio, ha fatto di tutto per portare in salvo il maggior numero di pesci immettendoli nel lago Matese a riprova che nulla può essere addebitato all’ente” si precisa da parte della società. Nei prossimi giorni inizieranno dei lavori nella galleria .