“Ero un messo del comune, quindi non ho fatto altro che svolgere il mio lavoro, cioe’ atti pubblici”. Ha risposto cosi’ Alfonso Scalzone al gip del tribunale di Napoli che lo ha interrogato oggi nel carcere a Poggioreale, dove si trova rinchiuso da mercoledi’ mattina dopo l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 14 persone, tra cui l’ex sindaco di Casaluce, Proto Fedele. L’operazione anticamorra ha svelato un circuito di concessioni edilizie a Castelvolturno e Casaluce a imprese vicine al clan dei Casalesi.
Alfonso Scalzone, fratello dell’ex sindaco di Castelvolturno, Antonio, ha deciso di dare spiegazioni sugli atti formulati per la concessione edilizia del Domitia Village a Raffaele Giuliani, noto imprenditore considerato braccio imprenditoriale del clan dei Casalesi. “Mi prodigai nel fornire informazioni e atti a Giuliani per un vincolo di vecchia amicizia che mi legava a lui – ha spiegato Scalzone, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli – non per altro motivo. Per quanto riguarda la mia conoscenza con Gaetano Vassallo, e’ stata tanto tempo fa, mentre Luigi Guida io non l’ho mai conosciuto”. La prossima mossa dei legali di Scalzone, sara’ quella di presentare istanza al tribunale del riesame di Napoli. L’ordinanza che ha spedito in carcere il funzionario del Comune, stando ai difensori, si baserebbe su dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Gli interrogatori degli altri 13 indagati, e’ prevista, invece, per questa mattina nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Su Scalzone pesano le pesanti parole di Vassallo, l’imprenditore dei rifiuti convertito ad albergatore, poi collaboratore di giustizia. ” Iniziai la realizzazione dell’albergo (si riferisce al Vassallo Park Hotel) e Guliani mi chiese un aiuto per valorizzare un terreno che lui aveva nello stesso Comune. In sostanza mi chiese come avevo fatto ad avere la concessione e come poteva fare lui per ottenerla – spiega Vassallo in un interrogatori dell’aprile del 2008 – la mia concessione era stata rilasciata in conformita’ agli strumenti urbanistici, tuttavia al Raffaele Giuliani presentai Alfonso Scalzone, dipendente comunale e fratello del sindaco dell’epoca Antonio”. Era l’epoca in cui il Domitia Village, struttura costruita da Giuliani, stava per sorgere.