Grossi guai giudiziari per l’ex commissario prefettizio di Orta di Atella, Francesco Provolo, e per il responsabile dell’ufficio tecnico Adele Ferrante. I due sono finiti sotto processo per non aver emanato un’ordinanza per la rimozione e la bonifica della discarica in località San Pancrazio, utilizzata come sito di stoccaggio provvisorio durante l’emergenza rifiuti in Campania. I fatti risalgono all’arco temporale che va dal giugno 2008 al marzo 2010, periodo durante il quale Provolo, attualmente prefetto di Rovigo, faceva parte della triade commissariale con delega all’igiene e alla sanità, inviata dalla Prefettura di Caserta dopo lo scioglimento del consiglio comunale per il condizionamento della criminalità organizzata. La prima udienza è fissata per il prossimo 30 settembre davanti al Gup del tribunale di Napoli. L’inchiesta scattò in seguito al sopralluogo effettuato nel febbraio 2008 dai carabinieri del Noe e sulla scorta delle informative dei militari dell’Arma di Orta di Atella. Secondo il pubblico ministero Claudio Basso, Provolo e Ferrante, in concorso tra loro, hanno indebitamente rifiutato un atto del loro ufficio (rimozione e bonifica della discarica), che doveva essere compiuto senza ritardo per ragioni di igiene e sanità pubblica. In quel periodo infatti, fa notare il pm, nel sito venivano costantemente sversati da ignoti rifiuti anche pericolosi. Peraltro nel settembre 2009 i vigili urbani di Orta di Atella avevano protocollato una comunicazione per segnalare un ingente incendio di rifiuti all’interno della discarica. All’epoca dei fatti, oltre a far parte commissione straordinaria con delega all’igiene e alla sanità, Provolo era viceprefetto di Caserta. Mentre Ferrante era dirigente dell’area tecnica addetta al settore Politiche del Territorio e Servizio Igiene.
Nelle maglie della giustizia sono incappati anche l’ex sindaco Salvatore Del Prete, l’ex assessore Salvatore Patricelli, Ottavio Raucci, legale rappresentante della Igi.Ca. spa, ditta che si occupava di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e Francesco Passaro, responsabile del cantiere per conto della Igi.Ca. Secondo l’accusa, i quattro non hanno rispettato le prescrizioni imposte dall’Arpac di Caserta e, in concorso tra loro, hanno realizzato e gestito in località San Pancrazio una discarica non autorizzata di rifiuti solidi urbani, priva di teli impermeabili e senza un piano antincendio di primo intervento. Nel caso di Del Prete, Patricelli, Raucci e Passaro i fatti risalgono al periodo che va dal 2006 al maggio 2008.
Mario De Michele