L’ex sindaco Salvatore Del Prete vince la battaglia legale contro i consiglieri comunali di opposizione della passata amministrazione Peppe Roseto e Salvatore Del Prete. L’ex primo cittadino è stato assolto dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere dall’accusa di abuso d’ufficio. La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione da Del Prete. “Finalmente la verità è stata ripristinata. I giudici hanno accertato che non ho commesso alcun abuso. Ho sempre dato la piena disponibilità a fornire gli incartamenti necessari, anche sulla scorta di mere richieste verbali. Non ho mai compreso l’accanimento di Roseto e Del Prete nei miei confronti”. L’ex primo cittadino ortese è intenzionato a passare al contrattacco. “Sto valutando con il mio avvocato di sporgere denuncia per calunnia e per diffamazione a mezzo stampa, in quanto la mia immagine è stata esa da una serie di articoli che all’epoca ebbero una notevole risonanza mediatica”. Ricostruiamo la vicenda. I fatti risalgono al 2011. Nel giugno di quell’anno Roseto e Del Prete, che sedevano tra i banchi della minoranza, presentano una richiesta per iscritto all’allora segretario comunale Egizio Lombardi per visionare una serie di documentazione sull’area Pip. Il mese successivo (a luglio) i due sollecitano l’ex sindaco Del Prete, che nel frattempo aveva ricevuto l’incarico di responsabile del Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Orta di Atella, per ottenere l’incartamento richiesto al segretario. Del Prete informa Lombardi e gli invia le copie della documentazione. “La richiesta per iscritto – sottolinea l’ex primo cittadino – era stata indirizzata a lui a giugno 2011, per cui io gli ho passato le “carte” senza perdere tempo”. A ottobre dello stesso anno gli allora consiglieri Roseto e Del Prete protocollano una comunicazione al segretario comunale e per conoscenza a Del Prete, in qualità di responsabile Suap, per lamentarsi di non aver ancora ricevuto i documenti richiesti e per annunciare che si sarebbero rivolti alla magistratura. “A quel punto – sottolinea Del Prete – inviai al segretario di nuovo le copie degli atti con preghiera di adempiere alle richieste dei consiglieri. Ma nel 2012 io e Lombardi ricevemmo un avviso di garanzia emesso dal tribunale dalla Procura di Santa Maria Capua per omissione di atti d’ufficio. Alla chiusura delle indagini la posizione di Lombardi è archiviata, mentre Del Prete viene rinviato a giudizio alla fine del 2012. Gli ex consiglieri Roseto e Del Prete si costituiscono parte civile nel processo. Ma al termine del dibattimento, durato 3 anni, l’allora responsabile del Suap è assolto. E ora è pronto a farsi “giustizia” denunciando i suoi accusatori per calunnia e diffamazione.

Mario De Michele

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