Sono preoccupati. E hanno tutte le ragioni di questo mondo per esserlo. Pretendono, giustamente, di sapere con certezza se i propri figli frequentano scuole comunali sicure e se gli edifici sono muniti di tutti i certificati di agibilità previsti dalle normative vigenti. Com’era prevedibile, monta la protesta tra i genitori degli alunni delle elementari e medie di Orta di Atella. Stamattina decine di mamme hanno chiesto spiegazioni al sindaco Giuseppe Mozzillo e alla dirigente scolastica della “Stanzione”. Un nutrito gruppo di madri si sono recate al municipio. Molte altre si sono radunate alla scuola media per chiedere conto alla preside Del Prete. Ha generato un legittimo allarme il blitz dei carabinieri e dei funzionari dell’Asl scattato lo scorso 21 ottobre. A quanto pare gli istituti comunali sarebbero sprovvisti dei certificati antisismici e del piano di prevenzione antincendio. In poche parole sarebbero inagibili. Al termine del sopralluogo gli uomini dell’Arma ortesi, agli ordini del comandate Lorito, e il personale dell’azienda sanitaria apposero i sigilli ai bagni per i diversamente abili. E ora si attendono le risultanze degli elementi raccolti dalle forze dell’ordine e dai funzionari dell’Asl. Il timore, mai come stavolta fondato, è che gli alunni ortesi stiano frequentando istituti che non rispettano le norme di sicurezza. Quindi sarebbe a rischio la loro incolumità personale.
Eppure il sindaco Mozzillo ad inizio dell’anno scolastico ha emanato un’ordinanza per l’apertura degli istituti. E nel faccia a faccia con i genitori, sia al Comune che presso la “Stazione”, dove si è recato su sollecitazione della preside, il primo cittadino ha assicurato che gli edifici sono sicuri. Ma, stando alla testimonianza di alcuni presenti, ha poi aggiunto che “in caso di terremoto a rischio crollo ci sarebbero tutti gli immobili del territorio, incluse le scuole”. Un’osservazione al tempo stesso preoccupante e non veritiera. Gli istituti che rispettano le norme antisismiche infatti sono in grado di “resistere” anche alle scosse più devastanti. Subiscono lesioni e danni ma non crollano. Questo è certo. Di fronte alle vibranti e, ripetiamo, legittime proteste delle mamme Mozzillo si è lasciato andare anche a un’altra considerazione quanto meno fuori luogo: “Se pagate le tasse, io vi offro i servizi”. Ma che discorsi sono? Chi non paga le tasse, che peraltro ad Orta sono salatissime, va scovato, ma cosa c’entra la sicurezza delle scuole? A pagarne le spese dovrebbero essere gli studenti? Assurdo. Intanto nelle prossime ore i consiglieri di minoranza Nando D’Ambrosio, Nicola D’Ambrosio, Eduardo Indaco e Antonino Santillo protocolleranno la richiesta di convocazione di un consiglio comunale monotematico sul caso scuole. In quella sede si spera che Mozzillo fornisca risposte più convincenti e meno strampalate. E soprattutto che dimostri, certificati alla mano, che gli istituti scolastici comunali sono a norma e sicuri.
Mario De Michele