E’ giunto alle battute finali il processo presso il Tribunale di Napoli a carico di quattro giovani accusati di aver pestato a sangue Salvatore Lettera, ex assessore del Comune di Sant’Arpino. Gli imputati devono rispondere dei reati di minaccia, ingiuria e lesione personale aggravata dall’aver agito in concorso tra loro. Tra i quattro figura anche il 28enne Armando Minichino, figlio del consigliere comunale del Pd di Orta di Atella Stefano Minichino. Gli altri tre ragazzi incappati nelle maglie della giustizia sono il 27enne Giuseppe Cicatiello, residente a Succivo, Tommaso Granato, 25 anni di Cardito, e il 31enne Domenico Orefice di Orta di Atella. Tutti difesi dall’avvocato Vittorio Giaquinto. Il grave episodio, avvenuto ad Agnano, risale al 24 aprile 2011. In base alla ricostruzione effettuata dal pubblico ministero Monica Campese, supportata dall’informativa della polizia giudiziaria, Minichino, Cicatiello, Granato e Orefice, in concorso tra loro, hanno ferito a calci e pugni Lettera colpendolo ripetutamente al torace e al volto e provocandogli lesioni sul viso e su tutto il corpo giudicate dai medici guaribili in 40 giorni. Secondo il pm, prima della brutale aggressione i quattro hanno rivolto all’ex assessore santarpinese frasi minacciose e ingiuriose del tipo “pezzo di m… ti dobbiamo spezzare le ossa, ti vogliamo vedere morto, ti dobbiamo uccidere…”. Il tutto sotto gli occhi terrorizzati di tre amiche di Lettera (M. E., V. M. e F. H.) che erano in sua compagnia. L’ultima udienza del processo si è tenuta lo scorso 12 dicembre. La sentenza è prevista per l’inizio del 2015. Minichino, Cicatiello, Granato e Orefice rischiano una condanna fino a 5 anni di carcere.

Mario De Michele

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