Sette anni e un mese di reclusione. Questa la richiesta del pm Carlo Fucci al termine della requisitoria nel processo che vede imputato, tra gli altri, Angelo Brancaccio. Il pubblico ministero ha ricostruito le tappe dell’inchiesta iniziata nel 2006 e culminata con l’arresto dell’allora consigliere regionale. Fucci ha chiesto al collegio giudicante, presieduto da Picardi, la condanna a tre anni e mezzo per corruzione, 2 anni e 8 mesi per peculato e un anno per calunnia. Non ravvisando profili penali, il pubblico ministero ha invece il proscioglimento per l’accusa di estorsione. Richiesta di proscioglimento anche per Rosa Improta, moglie di Brancaccio. Laconica la dichiarazione dell’attuale sindaco di Orta di Atella e consigliere provinciale: “Se dovessi essere condannato, due minuti e mezzo dopo la lettura della sentenza mi dimetterò , faccio parte di altre categorie di politici”.

Mario De Michele

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