Il boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria ha rilasciato questa mattina dichiarazioni spontanee al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove è in corso il processo che lo vede imputato per violenza privata con l’aggravante mafiosa insieme all’ex sindaco di Casapesenna, suo quasi omonimo Fortunato Zagaria. Parte offesa è un altro ex sindaco del comune di nascita del boss, Giovanni Zara, che ha denunciato entrambi per le pressioni ricevute quando era primo cittadino tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. L’ex latitante è intervenuto sul presunto ferimento ad una mano che secondo qualche organo di stampa sarebbe stato frutto di un gesto di autolesionismo. In un’udienza di qualche settimana fa si presentò infatti con una vistosa fasciatura. “Non mi sono fatto male da solo – ha precisato – sono caduto; se i giornalisti dicono che io sono autolesionista vuol dire che vogliono male a me e alla mia famiglia. Io sto vivendo il carcere con dignità” ha poi precisato quasi come per respingere e smentire ogni possibile voce di una sua presunta collaborazione con la magistratura sulla falsariga dell’altra ex primula rossa del clan Antonio Iovine. Quindi, rivolgendosi al presidente del collegio Maria Chiara Francica, ha detto: “Lei, presidente, ha il dovere di tutelate la mia persona e la mia famiglia”. “Lei deve rivolgersi ai suoi avvocati per eventuali smentite” ha però risposto il magistrato. L’udienza è stata rinviata al 12 maggio prossimo.

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