AVERSA – La voce rotta dalla commozione e gli occhi lucidi. E’ sconvolta Adriana Mincione. La preside del liceo scientifico “Fermi” di Aversa riesce a stento a trattenere le lacrime. Emanuele Di Caterino, il 14enne ucciso nella tarda serata di domenica in piazza Bernini, frequentava l’istituto normanno.

Com’era Emanuele? “Era un ragazzo di 14 anni, un ragazzo che si affaccia alla vita, che invece gli è stata tolta”, risponde la preside. Che aggiunge: “E’ una morte assurda, è contronatura morire senza un motivo, non è giustificabile”.

Il dirigente scolastico del “Fermi” ieri mattina ha fatto visita alla mamma di Emanuele. Un incontro “muto”, senza parole, perché di fronte alla morte di un 14enne per futili motivi si può solo soffrire in silenzio. Non ci sono parole di consolazione. “Non ho detto nulla alla madre di Emanuele – racconta Mincione –, l’ho solo abbracciata, mi sono stretta attorno al suo dolore per farle sentire la mia vicinanza”.

Ieri mattina non si sono tenute lezioni al liceo scientifico. La morte del 14enne ha gettato nella disperazione tutti: studenti, insegnanti e corpo non docente. È stata una straziante mattinata di riflessione. Ai ragazzi la preside ha detto che “non serve piangere, bisogna reagire, si deve fare in modo che Emanuele non sia morto invano. Noi oggi piangiamo Emanuele, ma io non vorrei piangere nessuno di voi domani”.

La macchina del fango di qualche sciacallo dell’informazione non si è fermata neanche di fronte alla morte di un 14enne. Le parentele dei ragazzi coinvolti nella lite sfociata nel sangue hanno fatto venire la bava alla bocca di pseudogiornalisti a caccia di (falsi) scoop. L’episodio è stato subito collegato alla criminalità organizzata. Si è parlato addirittura di faida tra giovani del clan dei Casalesi. Tutte menzogne. Che hanno contribuito a rendere ancora più forte il dolore per una morte inaccettabile.

“Tutto ciò è mortificante per tutti – dice rammaricata la preside Mincione -. Io avrei scritto è morto un angelo, punto”.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA ALLA PRESIDE ADRIANA MINCIONE

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