Lavori di restauro truccati, truffa e collusioni con pubblici funzionari. Con queste accuse sono finiti in manette cinque tra alti funzionari e imprenditori che si sono occupati del restauro di dimore storiche in Piemonte e in particolare della Reggia di Venaria. Tra i nomi c’è anche quello dell’imprenditore casertano Francesco Paolo Della Rossa.

L’ammontare complessivo degli importi delle gare coinvolte è di circa 10 milioni di euro. In una nota la Procura di Torino precisa che i reati riguardano diverse gare d’appalto bandite dal Consorzio di valorizzazione La Venaria Reale e dalla Regione Piemonte negli anni 2011-2012. Le indagini si sono sviluppate in due tronconi. Il primo è quello degli appalti di ristrutturazione truccati e tocca l’ex soprintendente Francesco Pernice, oggi direttore del settore Conservazione beni architettonici e impianti del consorzio di valorizzazione La Venaria Reale, con alcuni esponenti delle ditte Cooperativa Edil Atellana, di cui è consigliere l’arrestato Della Rossa, e Les. La cooperativa Edit Atellana, di cui Della Rossa è consigliere di amministrazione, è coinvolta in un’altra indagine per appalti truccati al porto di Genova. Proprio in questi giorni si è aperto in Liguria il processo che vede imputato il presidente della Cooperativa, Giovanni Santoro, come suo rappresentante legale. Secondo l’accusa la ditta avrebbe goduto di un trattamento privilegiato nell’assegnazione dei lavori.

 

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