Un protocollo di intesa che prevede iniziative culturali e percorsi di economia sociale per il reinserimento dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, tra cui la creazione di una sartoria sociale e una cioccolateria all’interno dell’istituto, è stato siglato stamattina fra la Casa circondariale e il Comitato Don Peppe Diana. L’accordo è stato firmato dalla direttrice dell’istituto Carlotta Giaquinto e da Valerio Taglione, coordinatore del Comitato che porta il nome del sacerdote ucciso da Casalesi il 19 marzo del 1994. Il protocollo prevede che il Comitato Don Diana metta a disposizione il proprio know how, attingendo alle competenze e all’esperienza delle associazioni e delle cooperative sociali ad esso aderenti, sostenendo così la direzione in progetti che prevedano agricoltura biologica sui terreni interni all’area carceraria, la nascita di una sartoria sociale e di una cioccolateria, l’attuazione del programma ambientale “Verso rifiuti zero”. Il Comitato Don Diana favorirà inoltre esperienze di “apprendimento in situazione” presso i beni confiscati alla camorra. “Il protocollo siglato oggi – spiega Valerio Taglione – rappresenta l’inizio di una sinergia finalizzata a costruire un cammino di rinascita sociale che parta dal carcere per continuare all’esterno.

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