CASAGIOVE – Elpidio Martucci, responsabile del cantiere di Casagiove della Fiadel, ha scritto una lettera alle autorità casertane per chiedere la revisione della decisione circa il trasferimento allo Stir di Casalduni dei rifiuti raccolti in terra di lavoro. “Ammesso che, l’approvazione della delibera che consente il conferimento dei rifiuti della provincia di Caserta presso lo Stir di Casalduni (BN) trovi giustificazione nell’ evitare emergenze da un possibile intasamento della discarica Maruzzella ,
e STIR di Santa Maria Capua Vetere, di pari merito non si è tenuto in considerazione delle difficoltà che alcuni cantieri in gestione al Consorzio Unico di Bacino art. CE incontrerebbero nel raggiungimento di tale meta operativa.Senza entrare nel merito di tale approvazione che senza dubbio ha le sue ovvie ragioni ma, ancora una volta, non si è tenuto conto dell’intera filiera del ciclo integrato dei rifiuti, considerando solo le possibili problematiche relative agli impianti, senza tenere conto delle difficoltà nelle fasi di trasporto e conferimento dei rifiuti che alcuni cantieri in gestione al Consorzio Unico di Bacino devono affrontare come conseguenza di tale provvedimento.Si presume che siano ben note le condizioni finanziarie e operative in cui versa il C.U.B. art.CE ,un deficit finanziario che sembra ovvio ripercuotersi sulla qualità del servizio in gestione.Per quello che più da vicino interessa il sottoscritto , e quindi della sua attività di coordinamento sul Cantiere di Casagiove , si fa presente che , gli automezzi compattatori a sua disposizione non sono nelle condizioni tali a garantire un sicuro raggiungimento di un sito di conferimento che dista circa 60 Km di cui nel tratto finale ben 10 km di questi di pendenza in salita, un tragitto che compromette ulteriormente la sicurezza e l’usura degli automezzi già precaria . In media l’autista incaricato al trasporto per il raggiungimento dello stir di Casalduni e per il conferimento impiega tempi superiori a quello previsto dall’orario di lavoro (avvolte anche nove ore), senza poi considerare che essendo un trasporto fuori provincia gli spetterebbe il compenso della trasferta. Naturalmente il tutto si sarebbe affronterebbe con maggiore distensione se non fosse che l’autista incaricato al trasporto non percepisce da circa tre mesi lo stipendio, immaginiamoci poi l’eventuale straordinario e trasferta. Inoltre il maggiore impegno degli automezzi destinati al raggiungimento di tale sito , si ripercuote negativamente anche sulla raccolta e conferimento di altre tipologie di rifiuti destinati al recupero. Quindi, la delibera Provinciale tesa ad una gestione economicamente sostenibile e ad evitare eventuali emergenze rifiuti, non ha tenuto conto che, nel Consorzio Unico di Bacino di economicamente sostenibile vi è ben poco o quasi nulla.. e che forse,per i motivi sopra esposti, in alcuni Comuni una piccola emergenza rifiuti si potrebbe verificare.Pertanto, si spera che quanto evidenziato, possa far riconsiderare l’opportunità per alcuni Comuni rientranti in tale provvedimento di ritornare ad utilizzare come meta di conferimento quel sito il cui raggiungimento per le precarie condizioni in cui versa il C.U.B. è considerato economicamente ed operativamente più sostenibile”.