É durato poco più di due ore, nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), l’incidente probatorio relativo al ferimento dei due immigrati ivoriani avvenuto nel Casertano, lo scorso 13 luglio, del quale sono accusati due italiani, padre e figlio, Pasquale e Cesare Cipriani, rispettivamente di 60 e 21 anni, che oggi, attraverso il loro legale, avvocato Giovanni Zannini, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. L’episodio avvenne di sera, in località Pescopagano di Castel Volturno (Caserta). I colpi di pistola raggiunsero Yusif Baba, 37 anni, e Nicholas Gyan, 30 anni (difesi dagli avvocati Francesco Vicino e Francesco Pugliatti). Poco dopo il ferimento si scatenò una vera e propria rivolta degli extracomunitari che incendiarono alcune auto e un’abitazione. Nel corso dell’incidente probatorio, l’unico testimone oculare del ferimento, un cittadino ghanese residente a Pescopagano, si è alzato in piedi e indicato la persona che avrebbe sparato: si tratta dell’indagato più giovane, Cesare Cipriani, di 21 anni.