CASAPESENNA – Fumo nero, denso e acre ha invaso nella giornata di ieri le cittadine di Casapesenna e S.Cipriano d’Aversa. Fiamme altissime e su un’area molto vasta. Siamo sulla Variante provinciale Casapesenna -San Cipriano d’Aversa (si legge anche dai cartelli segnaletici installati dalla Provincia), in prossimità dell’abitato sud casapesennese, in località calitto. Proprio nelle vicinanze del Cimitero, territorio facente parte della denuncia “terra dei fuochi”, che Avvenire ha rilanciato in queste settimane. Un incendio scattato alle 12,30 e andato avanti fino al pomeriggio. Copertoni come base, come letto infiammabile (lo si capisce dal fumo nero e denso) e al di sopra rifiuti di tutti i tipi.
È difficile capire quali siano, anche perché è quasi impossibile avvicinarsi. Tutto attorno gli incendiari hanno dato fuoco ad altri rifiuti per più di 400 metri depositati lungo la strada. I vigili del fuoco allertati anche dal Circolo Legambiente di Casapesenna sono intervenuti da Aversa, ma l’incendio era di grosse dimensioni e nonostante il loro lavoro fino al tardi pomeriggio il fumo non era del tutto scomparso. Forse un piano preciso. Un po più avanti verso l’incrocio sulla strada c’è, infatti, un “braciere” già pronto. In superficie si vedono vecchi materassi e sterpaglie. Sembra una banale discarica. Ma al di sotto sono ben visibili un grosso cumulo di copertoni, classico combustibile degli incendiari criminali. Ma è più che certo che ci sia anche altro. I referenti del Circolo locale di Legambiente hanno sollevato già da alcuni anni l’attenzione sulla “terra dei fuochi”, ma vedono ancora le istituzioni assenti (mai al fianco dei cittadini), “latitano” commenta il presidente Pasquale Cirillo che con Ernesto Piccolo si è recato sul posto fotografando tutto. Ora sono intenzionati a porre l’attenzione non solo alla cittadinanza ma anche alle Istituzioni la gravissima emergenza, causa sempre più di tumori nel nostro territorio. C’è mobilitazione, c’è interesse, c’è tanta rabbia. Ma come sempre nessuno ha visto niente, malgrado il fuoco sia stato appiccato dentro al paese. Nessuno ha neanche visto scaricare i rifiuti e preparare i roghi. Malgrado le tante denunce. Mi auguro che le Commissioni Straordinarie dei comuni interessati, dopo gli scioglimenti dei consigli comunali per infiltrazioni camorristiche, prendano a cuore il serio problema e che attivano presso la Prefettura e gli altri Enti preposti, per effettuare la bonifica del territorio.