Il primo consiglio esterno alla sede di Roma dell’Autorità nazionale anticorruzione si terrà a Casal di Principe. Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone durante l’incontro con i sindaci del Casertano al teatro Garibaldi a Santa Maria Capua Vetere. La riunione si svolgerà, come ha sottolineato Cantone, ”in una sede dell’alto valore simbolico” per la lotta contro la camorra. Cantone ha anche sottolineato l’importanza delle Stazioni uniche appaltanti che “restano uno strumento indispensabile ma che vanno riformate e rese davvero efficienti”. Molti primi cittadini presenti hanno lamentato notevoli ritardi nelle procedure di gara curate dalle Suap, come Raffaele Vitale, indaco di Parete: “Ho presentato gli atti di gara per l’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti nel febbraio 2014 e dopo un anno ancora l’iter non si è concluso”. “Va ridotto il numero delle Suap – ha spiegato Cantone – oggi non sappiamo neanche quante sono, c’è chi dice 30mila o addirittura 68mila. Inoltre il personale va scelto secondo certi criteri per dare reali garanzie di correttezza e professionalità”. Il magistrato si è poi spostato all’inaugurazione dell’anno accademico della Sun dove ha sottolineato come la corruzione sia “un sistema che fa male al Paese perché allontana gli investimenti ed è un danno sociale”. “La vicenda dell’ospedale di Caserta è sintomatica di una realtà malata in cui corruzione e criminalità sono due facce della stessa medaglia e su cui bisogna mettere un punto definitivo – ha spiegato Cantone – perché accanto ad un amministratore nominato formalmente c’era un certo ‘Francuccio’ (Franco Zagaria, cognato deceduto del boss dei Casa Michele Zagaria, considerato dagli inquirenti della Dda di Napoli un vero dominus nell’azienda ospedaliera travolta a fine gennaio da indagini e arresti, ndr) che, senza essere mai stato assunto, come un amministratore di fatto decideva degli appalti e persino della vita dei pazienti. Su questa situazione c’è stata scarsa attenzione dai media nazionali, come se si trattasse di normali vicende. Ma non è così perché è una realtà che si riscontra non solo nelle regioni meridionali, ma anche nel nord. La corruzione si combatte non solo con la repressione, ma anche cambiando la mentalità degli amministratori pubblici e valorizzando le migliori energie presenti”. Cantone ha poi affermato che “tutti gli enti e i funzionari pubblici devono attuare sul serio il principio di trasparenza. Non è possibile che nei siti dei comuni o di altri enti non vi sia alcuna informazione sugli appalti. Anche gli amministratori devono essere trasparenti e pubblicare on line i loro redditi. A tal proposito incontriamo parecchie resistenze, specie tra i massimi dirigenti di aziende partecipate. Presto arriveranno le sanzioni e allora se ne parlerà. Inoltre anche i presidenti di enti come gli ordini professionali dovrebbero sottostare a tali regole ma quasi tutti, specie quello degli avvocati, si sono opposti”.