I carabinieri hanno sequestrato un grande impianto per la produzione di calcestruzzo a Mondragone (Caserta) dell’estensione di 4mila metri quadrati per violazioni del Testo Unico materia ambientale denunciando contestualmente il legale rappresentante di 28 anni e il gestore di 38.
Nel corso del blitz, effettuato dai militari della compagnia di Mondragone in collaborazione con quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Caserta e personale dell’Arpac, è stato scoperto uno scarico non autorizzato costituito da un tubo interrato al di sotto della pavimentazione che attraverso un foro nel muro di cinta consentiva ai responsabili di scaricare l’acqua torbida con presenza di calcare proveniente dall’intero piazzale su un suolo nudo di altra proprietà limitrofa. Dagli accertamenti è emersa inoltre la rottura della pompa di riciclo delle acque che non consentiva in tal modo che le stesse confluissero nella vasca di accumulo che invece finivano nello scarico “abusivo” descritto. Cosi facendo, veniva completamente vanificato il sistema di decantazione e disoleazione delle acque.