Facevano coppia fissa in pattuglia da anni nel reparto radiomobile della compagnia dei carabinieri di Modugno e dalle loro conversazioni, intercettate nell’ultimo mese nelle auto di servizio, emergerebbe una “sistematicità” in certi comportamenti. Per il momento la Procura di Bari ha accertato un solo episodio di concussione a carico dei due appuntati scelti Vincenzo Ninivaggi, 48enne di Altamura, nel Barese, ed Erasmo Di Pietro, 50enne originario della provincia di Caserta.
I due militari sono detenuti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dalla serata di sabato con l’accusa di concussione in concorso, dopo aver chiesto 800 euro per chiudere un occhio e non denunciare due ragazzi fermati ad un controllo anti-prostituzione. Nei loro confronti, però, sono in corso accertamenti che si riferiscono ad altri episodi analoghi risalenti agli ultimi due anni. La vicenda che ha portato in cella i due carabinieri risale al 16 agosto scorso. I due avrebbero fermato per un controllo due giovani sulla Statale 96 tra Toritto e Palo del Colle. Avrebbero prospettato loro il rischio di una denuncia per sfruttamento della prostituzione con condanna fino a 5 anni di carcere e multa fino a 5mila euro offrendo però la possibilità di mettere a tacere tutto se avessero pagato 400 euro ciascuno.
Nell’immediatezza dei fatti, i due ragazzi avrebbero dato ai militari tutto quello che avevano con sé, 100 euro, promettendo di consegnare successivamente gli altri 700 euro. Denaro mai consegnato perché i giovani hanno poi denunciato i carabinieri alla polizia. Sono quindi partite le indagini della squadra mobile e del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Bari, coordinate dal procuratore aggiunto Anna Maria Tosto. Le intercettazioni disposte dopo la denuncia avrebbero confermato il coinvolgimento dei due militari nell’unico episodio fino a questo momento contestato e in altri ritenuti sospetti.
Il gip del Tribunale di Bari Susanna De Felice ha quindi emesso l’ordinanza di arresto, disponendo la detenzione in carcere per 15 giorni e successivamente quella domiciliare. I due carabinieri, difesi dall’avvocato Antonio La Scala, saranno sottoposti martedì prossimo ad interrogatorio di garanzia per rogatoria nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.