CAPODRISE – E’ il giorno del dolore a Capodrise dove sono previste le esequie del piccolo Francesco, morto ad appena 8 anni per le conseguenze di un male incurabile. Contro questa “ strage degli innocenti” continua a battersi Don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che sta lottando con tutte le sue forze per estirpare la piaga dei roghi tossici e nocivi. Il parroco, sulla sua pagina facebook, ha postato un accorato appello affinché il ministro Lorenzin, così come fece il suo predecessore Balduzzi, visiti la terra dei roghi tossici e tocchi con mano lo stato di inquinamento e devastazione ambientale e magari chiedere anche scusa per la dichiarazione che mette sotto accusa gli stili di vita dei campani.
“Erode – scrive Don Maurizio sul caso del piccolo Francesco – non è morto. Erode non muore mai. Rachele piange e non vuole essere consolata. Basta con lo scempio criminale delle nostre terre. Basta con le bugie di tanti – troppi – politici ignavi o corrotti che pensano solo a far carriera. Basta con la vecchia, insopportabile barzelletta che in questa fascia di territorio che siamo costretti ad abitare, si muore di più di tumore e leucemia perché “fumiamo, mangiamo male e non sappiamo curarci”. Chiediamo aiuto ai medici. Ai professori universitari delle facoltà di Medicina. Ai luminari della scienza di qualsiasi colore politico o fede religiosa. Ai campioni di umanità. Agli amanti del creato e della vita. Chiediamo loro di venirci incontro per smascherare con le armi della vera scienza, questa menzogna che ci condanna a morte. Chiediamo a tutti i campani di buona volontà, impauriti come noi, di farsi avanti e dare il proprio contributo. Non possiamo far finta di nulla. Se Francesco, Delia, Agostino, Riccardo, Mesia, Luca, Alessia, Tina, Francesca, Maurizio, Gioacchino, Sossio, Luigi, Luciano, Cinzia, Franco, Italo, Salvatore, Pasquale e tantissimi altri sono morti anche per lo scempio che si è fatto e ancora si fa delle nostre terre, lo Stato lo deve ammettere con chiarezza. Senza tentennamenti e senza ipocrisie. Senza reticenze e senza bugie. Chiediamo al Capo del Governo di rimediare alla gaffe del ministro della salute, Beatrice Lorenzin. Gli chiediamo di chiedere scusa ai genitori di Francesco e a tutti noi che stiamo soffrendo per colpe mai commesse. Ma gli chiediamo, soprattutto, di prendere finalmente in mano questa orribile, grottesca, dolorosissima situazione e iniziare seriamente a porvi adeguato rimedio”.