Sabato mattina, alle ore 10.10 locali, le 7.40 in Italia, una pattuglia su lince composta da militari della Task Force South, su base reggimento cavalleggeri Guide (19°) e soldati afghani dell’Ana (Afghan National Army), ha sventato un attacco. Lo rende noto la Difesa, che specifica che i militari, mentre erano impegnati in attività di controllo del territorio, hanno notato la presenza di un probabile Ied (Improvised explosive device) sul ciglio della strada. Nel corso delle previste procedure per la neutralizzazione dell’ordigno, il dispositivo è stato attaccato da alcuni insorti con il fuoco di alcune armi automatiche.
La reazione dei soldati italiani e afghani ha messo in fuga gli assalitori, consentendo quindi, in una cornice di sicurezza, l’intervento degli artificieri afghani, facenti parte dell’assetto, che ha fatto brillare l’ordigno. L’evento è avvenuto a 35 chilometri a nord-est della Fob ( Forward operative base) Dimonios di Farah, sede del comando della Task Force South, nel settore sud del Regional Command West, a guida italiana, zona tra le più problematiche per la coltivazione del papavero da oppio e dove pertanto è più costante l’impegno delle unità di manovra di Isaf. Non si registrano danni né feriti fra i militari italiani ed afghani. La pattuglia ha fatto regolarmente rientro alla base. Il contingente italiano, che lo scorso mese di marzo ha preso il posto della brigata “Sassari”, è composto dal 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, comandato dal Colonnello Luciano Carlozzo, dall’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, guidato dal Colonnello Massimiliano Sforza; dal 19° Reggimento Guide di Persano (Sa), comandato dal Colonnello Francesco Paolo D’Ianni; dal 21° Reggimento Genio Guastatori condotto dal Colonnello Giampaolo Mirra; dell’8° Reggimento Artiglieria comandante Colonnello Francesco Principe; dell’82° Reggimento fanteria “Torino” di Bari, comandato Colonnello Fernando Paglialunga, quest’ultimo è l’unico reggimento che non fa parte della Garibaldi ma della Brigata “Pinerolo” ed è l’unico reparto dotato dei “Freccia”. Il Regional Command West, che è comandato dal generale di brigata Luigi Chiapperini, consta complessivamente di 8.000 militari, di cui 4.000 italiani.
Nunzio De Pinto