“Noi mo stiamo dentro una situazione… a cap e mbrell, no? Perché abbiamo stravolto il progetto. Lo dobbiamo sistemare in un modo!? Poi dicono che io piglio e sbraito”. La fasizzazione del progetto delle fogne è stata appena approvata e il geometra Gioacchino Gabriele si preoccupa dell’assoluta incoerenza rispetto al progetto originario. Nell’ambito delle indagini condotte dal pm Paola Da Forno e dell’ordinanza emessa dal Gip Antonella Terzi che ha investito il comune di Villa Literno portando all’arresto, tra gli altri, dell’ormai ex sindaco Tamburrino ci è finito anche il comune di Lusciano. Sotto la lente d’ingrandimento, come evidenziato nei precedenti articoli, il finanziamento milionario ottenuto dalla Regione sulla base di un progetto irrealizzabile. Un progetto desueto presentato in maniera consapevole che ha portato ad una serie di intoppi. È proprio per queste incongruenze che Salvatore Nicchiniello firmerà con riserva sia la perizia di variante sia i primi 2 saldi: per non incorrere in responsabilità laddove i lavori non rispettassero i tempi. Molto irritata per questo atteggiamento dell’imprenditore è il Rup Anastasia Russo che dopo aver lavorato alacremente per far quadrare tutti i pezzi del puzzle dell’iter delle fogne parlando al telefono con Nicola Costanzo, un altro degli indagati, dirà: “E perché io ho fatto tutto quello che dovevo fare eh… tutti sono convinti che tenendocelo buono!”.
E aggiunge. “Lo vedi come fa continuamente? Questo, secondo me, sta preparando un piattino!!!”. Il timore è che ovviamente Nicchiniello avendo dichiarato in ogni fase le sue riserve ufficialmente possa eventualmente imputare all’Ente una mancata conclusione dei lavori. Tra l’altro gli intoppi sono all’ordine del giorno e questo innervosisce l’imprenditore perché vuole concludere quanto prima e ricevere i saldi. Avvengono in quei giorni un reticolato fitto di telefonate e intercessioni tra Nicchiniello, l’ex sindaco Esposito, l’assessore Grimaldi, il Rup Russo e gli altri che concertano al fine di continuare al meglio possibile lo svolgimento del cantiere. Intanto la Russo continua a lamentarsi del comportamento dell’imprenditore anche con l’ex assessore Nicola Grimaldi: “Sti atteggiamenti proprio… a tradimento, cioè pigli e put pù prima ha ottenuto tutte le liquidazioni e le cose e poi…”. Ma Grimaldi le ricorda i termini perentori. “Queste poi ce le giochiamo l’anno prossimo Anastasia… ce la vediamo dopo…mò l’importante è passiamogli questo…quest’altro Sal… andiamo avanti perché sennò.. i tempi non ce la facciamo proprio…perché qua oggi ne abbiamo.. lunedì ne abbiamo 30..”. E così si va avanti a oltranza. I tempi stringono. Siamo a dicembre 2015 quando Nicchiniello fa sapere che mancano pochi giorni al completamento dei lavori e sollecita l’ultima variante che giustifichi tutto. Manca solo l’asfalto e nel giro di dieci giorni sarà tutto completato.
Tutto si svolge alla perfezione sotto la sapiente regia del supporto al Rup Antonio Buonanno, mediatore tra l’impresa e la Russo. Quanto emerge dalle oltre 600 pagine di ordinanza è chiaro. Man mano che quindi si va avanti sono le “carte” a dover seguire i lavori e non viceversa, i politici a dover seguire gli imprenditori e i tecnici che devono cercare di far quadrare tutto. Il finale è ormai agli sgoccioli e proprio ora non si possono commettere passi falsi e far cadere il castello di sabbia costruito. L’assessore Grimaldi invita anche l’ex primo cittadino Esposito a farsi un giro sul cantiere “per stringere 4 mani” e farsi vedere dai cittadini così da mettere di buon umore anche Nicchiniello. Un’altra spada di Damocle è l’attesa di ulteriori pareri dell’Anac sull’iter portato avanti.
“Ufficiosamente” dalle intercettazioni tra gli indagati sembrerebbe essersi ridimensionato il parere negativo rispetto alla batosta del precedente luglio, ma la Russo ne è comunque molto preoccupata. In base al contenuto dei documenti dell’Anac si sceglierà di prendere una strada o un’altra. Buonanno sapientemente continuerà a mettere tutto a posto tramite degli “artifici” contabili che nulla hanno a che vedere con il reale andamento dei lavori. Il Rup vuole che fili tutto liscio ancora una volta e quindi premerà per una “perizia di assestamento” e non per un’ennesima variante in corso d’opera difficilmente giustificabile. Naturalmente tutto andrà secondo i piani.
Valentina Piermalese
(continua…)