Quattro bidoni di latta con tracce di solventi e materiale oleoso sono stati rinvenuti nel terreno di via Kruscev a Villa di Briano in provincia di Caserta dove da lunedì 13 gennaio vanno avanti le operazioni di scavo ordinate dai magistrati della DDA di Napoli alla ricerca dei fusti tossici che sarebbero stati sepolti nel sottosuolo dal clan dei Casalesi. I contenitori, della capacità di circa 20 litri, sono emersi al livello della falda acquifera posta tra i 10 e i 12 metri e sono simili ad un primo contenitore rinvenuto il 14 gennaio scorso nello stesso terreno, ma in un punto diverso.

Al momento sono quattro le buche scavate dalla pala meccanica nel fondo situato al confine con il Comune di Casal di Principe; a coordinare le operazioni i carabinieri di Mondragone e dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Oltre ai cinque bidoni, dal terreno è emersa una discarica di pneumatici e di rifiuti provenenti dall’attività edilizia come amianto, cemento e ferro e persino un’auto ridotta ad ammasso di lamiere. Gli scavi riprenderanno domani.

 

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