SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Oggi io accuso con forza gli assenti perché chi non è sceso in piazza in difesa del tribunale si rende complice della nuova distruzione di Santa Maria Capua Vetere”. Usa parole forti Alessandro Diana il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere nel concludere l’ennesima manifestazione di protesta contro lo smembramento del tribunale sammaritano. Diana addirittura paragona tale ipotesi alla distruzione di Santa Maria attuata dai Saraceni.
Un piccolo corteo che ha visto sfilare insieme i commercianti, gli studenti e gli avvocati. Tutti uniti dalla richiesta di rivedere l’istituzione del tribunale di Napoli Nord che porterebbe i 19 comuni dell’agro aversano in un’altra giurisdizione. Tra i presenti alla manifestazione anche vari primi cittadini tra cui Di Muro, Vestini, Munno, Russo e Cimmino.
“Scendiamo oggi nuovamente in piazza – ha spiegato Diana ai nostri microfoni – perché riteniamo l’ipotesi di riordino completamente sbagliata. Oltre a frammentare i processi alla criminalità organizzata danneggerà la città di Santa Maria che ad oggi ospita uno dei tribunali più importanti d’Italia”. Danni economici come sottolineano i rappresentanti dei commercianti in corteo: “Il rischio che molti studi lascino Santa Maria Capua Vetere è altissimo. Noi naturalmente siamo preoccupati per le ricadute che ciò potrebbe provocare sul commercio cittadino”. Preoccupazione che in centro si tocca con mano. Non a caso al passare del corteo i commercianti abbassano le serrande e spengono le luci delle proprie attività in solidarietà con la protesta.
Il corteo sfila dalla villa comunale al tribunale. A metà strada arriva anche un piccolo e rumoroso drappello di studenti della facoltà di giurisprudenza. “Noi protestiamo anche per la riforma del sistema giudiziario che rischia di penalizzare non poco noi studenti e futuri avvocati. Difendiamo il tribunale e anche il nostro futuro”.
Angelo Golia
Uno stralcio dell’intervento di Alessandro Diana davanti al Tribunale
di S. Maria C.V. al termine del corteo di protesta
