AVERSA – Passa dall’ergastolo a 20 anni di detenzione la pena per Mario Borrata, il ragazzo condannato per l’omicidio di Pietro Capone, il giovane ucciso in piazza Marconi ad Aversa il 14 ottobre del 2010. Mario Borrata, figlio di un boss del clan dei casalesi, in primo grado, seppur con il rito abbreviato, era stato condannato al carcere a vita.
Il giovane imbianchino, padre di un bambino piccolissimo, era stato ucciso dopo esser andato a cercare Borrata per dirgli di smettere di importunare la moglie, Roberta Pizzo. Capone fu ucciso da una serie di coltellate alla gola. Borrata, dopo un breve tentativo di fuga, in piena notte, fu rintracciato e arrestato dagli agenti del commissariato di polizia di Aversa.