Stretta del Tesoro americano sulla Camorra. Il Dipartimento guidato da Timothy Geithner impone sanzioni a cinque boss dell’organizzazione, fra i quali Antonio Iovine e Michele Zagaria del clan dei Casalesi. Nel mirino delle autorita’ statunitensi finiscono anche Mario Caterino, Paolo Di Mauro e Giuseppe Dell’Aquila, ”tutti membri di clan della Camorra, per la quale agiscono o che supportano” con altre modalita’.
La decisione del Tesoro si traduce nel ”congelamento dei loro asset nella giurisdizione americana e nel divieto a tutti gli americani di effettuare con loro transazioni”. Con questa decisione le autorita’ statunitensi puntano a ”espellere la Camorra dal sistema finanziario globale e tutelare il sistema finanziario americano dal riciclaggio dei suoi proventi criminali”, spiega il Tesoro in una nota. E l’attacco alla Camorra non si fermera’ con l’azione odierna. ”Continueremo a perseguire i membri e i sostenitori della Camorra”, assicura il sottosegretario per il terrorismo e l’intelligence finanziaria, David S. Cohen. Il Tesoro, annunciando le sanzioni, descrive la Camorra come una delle ”maggiori organizzazioni criminali d’Europa”, ”coinvolta nel riciclaggio di denaro, nell’estorsione, nei rapimenti, nella corruzione politica e nella contraffazione”. La Camorra e’ stata individuata come organizzazione criminale transnazionale dal presidente americano Barack Obama nel luglio 2011, insieme a Yakuza, Zetas e The Brothers Circle. Tutte organizzazioni che Obama aveva definito, dichiarando loro guerra e affidando al Tesoro l’autorita’ di agire, in grado di ”mettere a rischio la stabilita’ dei sistemi politici ed economici internazionali”, come si legge nell’ordine esecutivo firmato allora. ”Organizzazioni che stanno diventando sempre piu’ sofisticate e pericolose per gli Stati Uniti”, aveva aggiunto Obama, sottolineando che tali ”organizzazioni criminali transnazionali rappresentano una straordinaria minaccia alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all’economia degli Stati Uniti”.