“I fenomeni illegali, quale l’usura, incidono sul mercato falsando la libera concorrenza tra le imprese, impattando sul tessuto economico e sociale portando contemporaneamente alla chiusura di aziende e conseguente perdita di posti di lavoro”. Così Vincenzo Santo, presidente Confcommercio Imprese dell’Italia Provincia di Caserta, intervenendo al tavolo che si è tenuto ieri presso la Procura sammaritana volto ad affrontare le problematiche relative al tema dell’usura. Con lui, oltre che al Procuratore Maria Antonietta Troncone, anche il presidente della FAI Tano Grasso, della Camera di Commercio, Tommaso De Simone, dell’associazione Antiracket di Castel Volturno per la legalità, Luigi Ferrucci, il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Domenico Cuttaia, il presidente di Confindustria Caserta, Luigi Traettino, nonché i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. Obiettivo di Confcommercio è quello di offrire una maggiore attenzione alla prevenzione del fenomeno realizzando ad esempio uno sportello antiusura capace di garantire assistenza aziendale, psicologica e bancaria alle vittime dell’usura. “Centrale nell’azione di prevenzione – ha proseguito Santo – sarà la capacità degli attori seduti ieri al tavolo di diminuire la distanza tra banche e soggetti in difficoltà. Gli istituti bancari tendono a finanziare aziende che abbiano una certa solidità economica, rifiutando nella maggior parte dei casi il credito a chi versa in situazioni economiche disagiate. Altra azione fondamentale sarà fare prevenzione negli istituti scolastici, essendo i ragazzi il primo modo per arrivare ai genitori e quindi agli operatori, ma partendo dalle scuole è anche il primo passo verso quel cambio culturale che deve portare la Provincia di Caserta a nuova luce”.

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