La Procura di Napoli ha conferito al docente universitario Nicola Augenti il mandato a svolgere una perizia sull’edificio della Galleria Umberto I di Napoli dalla cui facciata lo scorso 5 luglio si sono staccati calcinacci che hanno colpito al capo lo studente quindicenne Salvatore Giordano, morto per le conseguenze delle ferite nei giorni successivi. Augenti dovrà accertare esattamente che cosa sia caduto, da dove e per quale motivo. Inoltre, dovrà riferire sullo stato di manutenzione dell’edificio, sugli interventi cui eventualmente è stato sottoposto nel corso degli anni e sulla proprietà delle sue parti nonché sugli altri crolli avvenuti prima del 5 luglio e su eventuali allarmi rimasti inascoltati. Il primo accesso all’edificio è in programma per mercoledì. Non è stato ancora fissato un termine per il deposito della perizia, ma il procuratore aggiunto Luigi Frunzio e i sostituti Stefania Di Dona e Lucio Giugliano sono orientati a chiudere le indagini in tempi il più possibile brevi. Di conseguenza, secondo quanto si è appreso, gli inquirenti potrebbero chiedere al perito di consegnare la propria relazione entro tre mesi.

Dovrà depositare la sua relazione entro il 30 novembre il professor Nicola Augenti, il perito che oggi gli inquirenti hanno incaricato di compiere approfonditi accertamenti sul crollo dalla facciata della Galleria Umberto I. Il consulente potrà inoltre avvalersi di un collaboratore per le operazioni tecniche. Sei gli incarichi che gli sono stati conferiti: Augenti “ricostruirà le vicende proprietarie dell’edificio; accerterà le modalità costruttive originarie con particolare riferimento alla natura dei materiali; identificherà l’ubicazione esatta della parte di edificio da cui si sono staccati gli elementi che hanno colpito Salvatore; accerterà quali fossero, al momento della caduta, le condizioni di manutenzione della parte stessa; accerterà se e quando quella parte sia stata oggetto di lavori di manutenzione, su iniziativa e ad opera di chi, e se i lavori siano stati realizzati a regola d’arte; indicherà ogni altro elemento di interesse investigativo utile a identificare eventuali responsabili penali”

 

 

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