Entro stasera gli 850 dipendenti di Almaviva Contact di Napoli conosceranno le loro sorti lavorative. In serata, infatti, al termine delle votazioni, sarà reso noto l’esito del referendum attraverso il quale i lavoratori sono stati chiamati a pronunciarsi sull’accordo siglato a Roma, la scorsa settimana, tra i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali. Un accordo che chiede sacrifici ai lavoratori stessi, ma che, qualora vincesse il sì, consentirebbe a 850 persone di mantenere il proprio lavoro. Le operazioni di voto sono iniziate ieri e termineranno in serata. Ieri si sono susseguite assemblee, durante tutto il giorno, per spiegare ogni dettaglio dell’accordo. Anche oggi sono previste ulteriori assemblee. Il maggior numero di persone si è recata ieri in azienda per votare. Taglio degli scatti di anzianità, modifica del Tfr e sospensione degli scatti di anzianità in corso di maturazione sono alcuni dei punti dell’accordo. Un “taglio” tuttavia temporaneo. Nel testo, si legge, infatti, che l’accordo ha una durata triennale, quindi da ora fino al 2020 e che, nel caso in cui, per l’azienda ci fossero due semestri non negativi, verrebbe ‘ripristinato’ il Tfr. L’obiettivo comune di azienda – che punta al rilancio e al recupero della redditività del sito di Napoli – e lavoratori è evitare la chiusura e questo nonostante, dicono i dipendenti della sede di Napoli, “a costo di grandi sacrifici” per ciò che comporta, in termini di riduzione di soldi in busta paga. Ma il sì al referendum, il cui risultato si saprà nella serata di oggi, è ad ora l’unica possibilità di evitare la chiusura dello stabilimento di Napoli dove lavorano 850 persone. L’accordo prevede anche l’istituzione di una Commissione Paritetica, composta da rappresentanze sindacali, vertici dell’azienda e lavoratori, all’interno dell’azienda con il compito, tra l’altro, di analizzare i risultati economici. In caso, infatti, di raggiungimento di un punto di equilibrio, per due semestri, saranno ripristinate le condizioni lavorative e contrattuali antecedenti alla stipula dell’accordo. L’azienda, inoltre, corrisponderà, per tutto il 2017, dei ‘Buoni welfare’ del valore di 20 euro che saranno erogati a tutti i dipendenti della sede di Napoli ogni 3 mesi. Dall’8 aprile e fino a dicembre di quest’anno, proseguirà la cassa integrazione straordinaria che, a partire da luglio sarà a rotazione. Dal canto suo, la Regione Campania si è impegnata ad attivare percorsi formativi per i dipendenti di Almaviva.