NAPOLI – Si son svolti nel carcere di Poggioreale, davanti al gip Claudia Picciotti i primi interrogatori di garanzia delle persone arrestate ieri nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la sicurezza a Napoli in cui sono coinvolte aziende del gruppo Finmeccanica. Due gli indagati convocati dal giudice: l’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone, e l’uomo d’affari Lucio Gentile.

Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Francesco Picca, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Due ore è durato l’interrogatorio di Mautone, difeso dall’avvocato Giovanbattista Vignola. Al termine il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare o, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Vignola ha sostenuto che non sussistano le esigenze cautelari, in considerazione del fatto che Mautone non riveste più cariche pubbliche e che non ci sono rischi di inquinamento probatorio, essendo le accuse riferite a fatti lontani nel tempo e basate su intercettazioni telefoniche agli atti dell’inchiesta. Domani saranno ascoltati dal gip gli altre due indagati per i quali è stato disposto l’arresto in carcere: Carlo Gualdaroni, ex amministratore delegato di Elsag Datamat spa e oggi ad di Telespazio, e Francesco Subbioni, ad di Electron Italia e consigliere di Elsag.

 

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