CASORIA – «Le relazioni dell’ARPAC e dell’Asl successive al sopralluogo realizzato da questa commissione al Cantariello di Casoria mercoledì scorso, confermano quanto avevamo già evidenziato: la necessità di agire urgentemente per mettere in sicurezza il sito, rimuovere i rifiuti, caratterizzarli e addivenire ad una bonifica dell’area

i cui fumi e combustioni sono determinati dalla presenza di biogas che, probabilmente a causa di rotture di bolle in profondità, fuoriesce all’esterno, determinando un odore acre e nauseabondo e un grave rischio per la salute dei cittadini» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Bonifiche ed Ecomafie Antonio Amato che questa mattina ha ricevuto le relazioni dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale e dell’Azienda Sanitaria Napoli 2 Nord «Bisogna agire urgentemente senza più tentennamenti per rimuovere quei rifiuti e capire la loro natura. La complessa vicenda giudiziaria ha rallentato i tempi di bonifica del sito, oggi non si può ulteriormente attendere. Anche gli organi preposti confermano l’allarme e l’urgenza dell’azione che, con i cittadini e il Comitato No discariche dei comuni Area Nord di Napoli , avevamo lanciato. Interesseremo la prefettura, l’assessorato regionale e tutti gli altri organi competenti. Ricordo solo» afferma Amato «che quell’area individuata dal Commissariato ai rifiuti nel 2001 come sito di stoccaggio provvisorio, era stata sequestrata proprio per sversamenti anomali. C’è il sospetto che lì sotto ci sia finito di tutto, non solo rifiuto urbano indifferenziato. Di certo» conclude il Presidente della Commissione Regionale «anche a fronte della documentazione acquisita, la fuoriuscita continua di biogas rende il Cantariello una bomba ambientale che bisogna urgentemente rimuovere».

 

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