“La Procura non ha detto di no all’uso dell’auditorium per Servillo, lo ha detto per me, perché il mio nome qui dentro non è rispettato”. Lo ha detto padre Alex Zanotelli commentando le polemiche che hanno preceduto la consegna del premio Nelson Mandela da parte dell’ordine degli avvocati di Napoli. La cerimonia del premio era prevista nell’auditorium del Palazzo di Giustizia ma all’ultimo momento la sala è stata negata da parte degli uffici preposti a concedere la sala e quindi il premio si è svolto nella piccola sala dell’ordine degli avvocati. Zanotelli ha spiegato che la decisione “non mi sorprende, perché il mio ruolo di missionario è di dire le cose in faccia alle classi dirigenti”, aggiungendo che “la magistratura sta prendendo una brutta piega” come dimostra il fatto che “Erri De Luca – ha aggiunto – verrà portato in tribunale per reato di opinione. Un fatto estremamente grave”. Lo spostamento dell’evento è stato criticato anche dal presidente del tribunale di Napoli, Carlo Alemi, che “rispettando la decisione degli organismi” preposti, ha sottolineato di “non condividere certe scelte”, evidenziando che “parlare di pace equivale a parlare di temi istituzionali”. Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli Francesco Caia ha sottolineato che: “Non bisogna alzare steccati ma anzi il tribunale dovrebbe essere aperto alla cultura e alla città”.