NAPOLI – La bonifica di Bagnoli, costata 107 milioni di euro, non solo è stata solo “virtualmente effettuata” ma ha di fatto “comportato una miscelazione dei pericolosi inquinanti su tutta l’area oggetto della bonifica con aggravamento dell’inquinamento dei suoli rispetto allo stato pre bonifica”. Lo sostiene la Procura di Napoli che, alla luce dei rilievi dei consulenti tecnici, ha ipotizzato il reato di truffa ai danni dello Stato.
Oltre che il reato di truffa ai danni dello Stato “in relazione all’illecita percezione di denaro pubblico”, vengono contestati dalla Procura di Napoli anche il falso, in merito alle certificazioni di analisi e alle attestazioni di avvenuta bonifica, la miscelazione di rifiuti industriali in relazione all’avvenuto interramento di rifiuti industriali nell’area del Parco dello Sport, il favoreggiamento reale, oltre al disastro ambientale.