”La Commissione e’ a conoscenza della situazione’ del bracconaggio sull’isola di Ischia e Procida ed e’ evidente che le descritte pratiche di bracconaggio violano le disposizioni della direttiva Uccelli, la cui attuazione e’ obbligatoria per le autorita’ italiane”.
E’ la risposta del Commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik, all’interrogazione presentata da Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo sul Benessere degli animali al Parlamento europeo, insieme a Niccolo’ Rinaldi e Giommaria Uggias (IdV) e altri otto eurodeputati di altri Paesi. La Commissione, pertanto, chiedera’ conto alle autorita’ italiane delle misure da esse attuate per porre rimedio a questo problema. ”Sotto accusa il bracconaggio sull’isola di Ischia e Procida e gli scarsi controlli per contrastarlo da parte delle autorita’ locali. Bruxelles ha confermato che la continua attivita’ di bracconaggio, mettendo a repentaglio la vita di milioni di uccelli anche protetti, viola apertamente la normativa europea”, rileva l’eurodeputato. Le isola di Ischia e Procida rappresentano una strategica area di sosta e passaggio degli uccelli in migrazione dai quartieri di svernamento africani alle zone di riproduzione europee. Le specie maggiormente cacciate sono la tortora selvatica (Streptopelia turtur) e la quaglia (Corturnix coturnix), le cui popolazioni risultano in declino a livello continentale, e piccoli passeriformi come: culbianco, balia nera, stiaccino, cutrettola e molte altre specie sono invece catturate con le trappole. Da diversi anni gli attivisti di Wwf, Lipu, Cabs e Lac sono attivi con campi antibracconaggio, ma a parte queste lodevoli iniziative non si e’ a conoscenza di un’attivita’ costante delle autorita’ di vigilanza statali e locali per prevenire e reprimere il fenomeno del bracconaggio. ”Dopo la caccia in deroga di Veneto e Lombardia, l’ennesimo caso di illegalita’ italiana sulla tutela degli uccelli rischiano davvero di trasformare l’Italia nella repubblica delle doppiette a rischio sanzione europea – concludono gli eurodeputati – invitiamo le autorita’ italiane a prendere immediatamente i giusti provvedimenti prima che da Bruxelles arrivino le multe”.