PERUGIA – Un uomo originario di Napoli è stato denunciato dalla polizia provinciale di Perugia che lo ha sorpreso mentre era intento, nelle campagne di Castiglione del Lago, in una pratica di bracconaggio chiamata “uccellagione”, che consiste nel cacciare gli uccelli vivi con trappole o reti.
L’uomo – è detto in una nota della Provincia – aveva messo in piedi quella che tecnicamente viene definita una “prodina”: cioé tramite una cordicella avviava un meccanismo a scatto che aziona una coppia di reti rettangolari, stese sul terreno e accuratamente mimetizzate, le quali imprigionano gli uccelli, per lo più fringillidi, attirati sulla trappola con dei richiami acustici. E’ stato denunciato all’autorità giudiziaria per esercizio di uccellagione e caccia in periodo di divieto. Le reti e l’attrezzatura sono state poste sotto sequestro. All’uomo sono stati inoltre sequestrati tre fringillidi appartenenti alla specie cardellino, affidati poi ad un centro autorizzato al recupero di fauna selvatica. L’uccellagione è una pratica di bracconaggio strettamente legata al commercio illegale degli uccelli catturati. Specialmente i cardellini – si legge nella nota – sono molto richiesti e apprezzati e vengono venduti, specie al Su Italia, anche a 100 o 200 euro l’uno.