Dopo il successo delle passate edizioni, i ragazzi dell’associazione “Voce per tutti” tornano in piazza con una nuova edizione di “Occupy Caivano”, intitolata questa volta “Caivano Avvelenata”. Nell’ambito delle iniziative organizzate con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza i propri spazi di scambio socio culturale, il sodalizio caivanese da sempre impegnato su informazione e denuncia riparte da un luogo dal forte valore simbolico come la villa comunale “Falcone-Borsellino”.
Di fronte al folto gruppo di cittadini intervenuti all’incontro si sono alternati una serie di ospiti chiamati a fare il punto sulle problematiche collegate all’inquinamento ambientale che affligge i territori che a cavallo delle province di Napoli e Caserta, e sulle possibili strategie di rilancio di questi stessi territori.
I lavori sono stati aperti dall’intervento dal Generale del Corpo forestale dello Stato per la Provincia di Napoli, Sergio Costa, che argomentando sul recente mega sequestro operato proprio a Caivano su un’area coltivata di circa 20 mila metri quadri, caratterizzata dalla forte concentrazione di sostanze tossiche rilevate sia nel terreno che in alcune colture, si è soffermato sulla necessità di mettere mano a una riforma del testo unico ambientale per consentire che i proventi delle sanzioni amministrative relative ai reati ambientali siano destinati alle attività di monitoraggio ambientale affidate alle forze dell’ordine.
Nell’intervento successivo, affidato al dottor Antonio Marfella, oncologo presso l’Istituto “G. Pascale” di Napoli, si è fatta una panoramica sulla questione dei policlorobifenili (PCB), sostanze altamente cancerogene balzate agli onori della cronaca grazie alla vicenda dell’azienda Caffaro di Brescia raccontata nell’ultima puntata della trasmissione Presa Diretta in onda domenica scorsa su rai tre, ma che in più occasioni sono state rilevate nei terreni di questo territorio interessati dagli sversamenti abusivi di rifiuti tossici provenienti anche dalla Caffaro.
Dopo Marfella è stata la volta di Peppe Pagano, che raccontando l’esperienza della Nuova Cucina Organizzata ha voluto sottolineare con forza la necessità di rilanciare la tutela e valorizzazione delle eccellenze provenienti dal territorio campano. Elemento fondamentale per cercare di risollevare soprattutto le sorti di un’economia agricola che risente fortemente non solo dei continui scandali ambientali, ma anche della crisi degli agricoltori costretti ad abbattere i prezzi dei loro prodotti d’eccellenza per la forte influenza delle importazioni a basso costo di prodotti esteri i quali vengono poi rivenduti con marchio italiano facendo la fortuna solo dei gradi marchi.
Nell’intervento seguente è statala volta del dottor Luigi Costanzo, medico di base di Frattamaggiore che in un’accorata autocritica al proprio settore ha sottolineato la difficoltà che oggi si incontra nel consigliare ai propri pazienti il consumo di frutta e verdure come prevenzione all’insorgere di patologie tumorali, quando questi prodotti provengono da siti che si conoscono come fortemente contaminati, nonché la necessità di riformare il sistema delle esenzioni per esami diagnostici come le mammografie di cui oggi usufruiscono le donne sopra i 45 anni poiché è ormai alta la percentuale si riscontrare tumori al seno anche in donne di età inferiore.
Chiusura dei lavori affidata a padre Maurizio Patriciello, prete simbolo della lotta ai roghi di rifiuti, che nel sottolineare la fondamentale importanza di momenti di incontro e di scambio culturale come quello realizzato grazie al grande lavoro dei giovani di “Voce per tutti”, e annunciando l’udienza chiesta della diocesi di Aversa al nuovo Papa Francesco, ha incitato tutta la platea a moltiplicare le iniziative e a continuare lungo la strada della sensibilizzazione e dello stimolo alla difesa del proprio territorio.
Vincenzo Viglione