Sono nove i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Napoli su richiesta della DDA partenopea, eseguita dai militari della GdF del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma e del nucleo di polizia tributaria di Napoli. Le nove persone (tre in carcere, 4 ai domiciliari, 2 con divieto di dimora a Napoli e Caserta) risultano gravemente indiziate, a vario titolo, di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego e intestazione fittizia di quote societarie con aggravante specifica della finalità mafiosa perché commessi per realizzazione di importanti operazioni finanziarie e immobiliari a vantaggio del clan camorristico dei Polverino. Fra i destinatari del l’ordinanza cautelare l’imprenditore edile Carlo Simeoli, 52 anni, che – sottolinea una nota a firma del procuratore Colangelo e dell’aggiunto Borrelli – è il genero di Angelo Simeoli, 74 anni, già colpito da misure cautelari personali e sequestro di beni per aver gestito un vasto gruppo societario del settore edile, operante nelle province di Napoli e Caserta, utilizzati per riciclare proventi illeciti generati dal clan Polverino. Secondo il Gip si era creata una fitta rete di relazioni, personali e affaristiche, tra Carlo Simeoli e alcuni professionisti napoletani, tra questi tre fratelli commercialisti e un noto imprenditore del settore della ristorazione”

 

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