Un maxi abuso edilizio, con la cementificazione di quasi due ettari di macchia mediterranea, è stato scoperto dalla Polizia di Stato a Capri. Gli agenti, coordinati dal vicequestore aggiunto Maria Edvige Strina, hanno avviato le indagini dopo avere ricevuto una denuncia firmata da Legambiente: circa due ettari di macchia mediterranea boschiva sono stati completamente cementificati e un manufatto di 160 metri quadrati, sul quale esisteva concessione di ripristino era stato completamente trasformato e ampliato di altri 360 metri abusivi, che hanno portato il volume dell’immobile ad arrivare ad una dimensione di 500 metri quadrati. Una struttura in cemento armato su due piani con terrazzi a sbalzo che affacciavano su un’ area verde è stata modificata con cemento armato abusivamente tagliando alberi e macchia mediterranea per circa 1610 metri quadrati, pari quasi a due ettari. Per gli accertamenti gli agenti del nucleo antiabusivismo del Commissariato si sono avvalsi della collaborazione del responsabile dell’area paesaggistica del Comune di Capri, Mario Cacciapuoti, che, con i poliziotti, ha avviato i rilievi tecnici nella zona per il sequestro, tra l’altro, anche del cantiere. Quest’ultimo è risultato appartenere all’amministratore di un’impresa di costruzione locale, P.R., di anni 36, proprietario, committente e titolare della ditta esecutrice dei lavori Capri Costruzioni Srl. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale e per abuso edilizio