Uno sciopero unitario di 16 ore che coinvolge tutti i dipendenti in Italia del Gruppo Whirlpool. Questo è l’annuncio lanciato da Fiom, Fim e Uilm a seguito della volontà espressa ieri dall’azienda nell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico di voler chiudere lo stabilimento di via Argine, a Napoli. Le prime otto ore con articolazione territoriale con presidi davanti agli stabilimenti, le altre otto in occasione della mobilitazione nazionale che verrà definita nelle prossime settimane. “Riteniamo gravissima e inaccettabile la iniziale conferma di Whirlpool di voler chiudere Napoli il 31 marzo prossimo e insufficiente la mediazione del governo che è riuscita solo a spostare il termine al 31 ottobre”, si legge in una nota congiunta diffusa il giorno dopo l’incontro al Mise. Intanto il ministro Patuanelli ha deciso di puntare su Invitalia, nel caso in cui l’azienda produttrice di elettrodomestici confermi in via definitiva la chiusura, affinché venga trovato un compratore ‘credibile’ che assorba gli oltre 400 lavoratori del sito produttivo e scongiurando così l’ennesimo dramma sociale.

 

 

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