Un parcheggio interrato di 4 piani, da 122 posti, in costruzione in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, è stata sequestrata in via Aniello Falcone, a Napoli, dai carabinieri e dalla polizia municipale.

La realizzazione della struttura – secondo la Procura partenopea – stava avvenendo in base a un permesso del Comune, ritenuto illegittimo, rilasciato alla società proprietaria del terreno amministrata da Carlo Simeoli, ritenuto “braccio economico” di due clan.

Per la realizzazione del parcheggio sono indagati complessivamente sei persone, tra amministratori delle due societa’ coinvolte, i progettisti dell’opera, il rappresentante della societa’ a cui sono stati affidati i lavori e il geologo che ha stilato la relazione geotecnica. Oltre a Carlo Simeoli, 49 anni – amministratore unico della Immobiliare Belvedere spa, genero e prestanome di Angelo Simeoli, ritenuto dalla DDA il “braccio economico” dei clan Polverino e Nuvoletta – sono coinvolti nella vicenda anche Andrea De Vita, 37 anni, amministratore della Immobiliare Belvedere srl insieme a Carlo Simeoli; Maria Rosaria Salzano De Luna, 55 anni, progettista dell’opera; Raffaele D’Orsi, 30 anni, rappresentante della Holding Project srl, la societa’ che stava eseguendo i lavori; Marco Mancuso, 41 anni, il geologo che ha realizzato la relazione geotecnica del progetto esecutivo, e Nicola Salzano De Luna, 58 anni, progettista e direttore dei lavori.

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