La sezione giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti ha assolto la Giunta regionale in carica fino al maggio 2010, presieduta da Antonio Bassolino, dall’accusa di danno erariale legata al contenzioso con Franco Nardone, commissario straordinario rimosso per decisione di quell’esecutivo dalla guida della Asl Napoli 2 Nord. La stessa Corte dei Conti ha ritenuto invece sussistente il danno erariale legato alla mancata esecuzione del provvedimento di reintegro di Nardone, dopo l’annullamento della rimozione deciso dal Tar Campania, e per questo motivo ha condannato l’attuale governatore Stefano Caldoro al pagamento di una somma pari a 27mila euro. Il complesso contenzioso tra la Regione Campania e l’ex commissario della Asl si era dipanato a livello di giustizia amministrativa, fino a provocare l’intervento della magistratura contabile dopo la condanna di Palazzo Santa Lucia ad un risarcimento danni nei confronti di Nardone, per il mancato reintegro, pari a 72mila euro. Secondo la Corte dei Conti, la sostituzione del commissario – decisa il 19 marzo 2010 dalla Giunta Bassolino – aveva alla base motivi organizzativi e di gestione che l’allora esecutivo poteva aver ritenuto adeguati, nonostante l’annullamento della delibera avvenuto poi nel giudizio amministrativo. Non è giustificabile invece, per i giudici contabili, il fatto che Nardone non fosse stato reintegrato dalla Regione in seguito al pronunciamento a lui favorevole del Tar in data 13 maggio 2010, e nonostante l’Area generale di coordinamento di palazzo Santa Lucia avesse predisposto il relativo provvedimento nel giugno 2010: da qui il danno erariale riscontrato a carico del successore di Bassolino, Stefano Caldoro, in carica dal maggio 2010.

 

 

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